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Il granellino di
senapa
Padre Pio non solo ci parla
con l’epistolario ma anche con la testimonianza della sua
vita.
Mc 4,26-34
Il regno di Dio è come un granellino di senapa che, quando
viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti
i semi che sono sulla terra; ma appena seminato cresce e diviene
più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi
che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra”.
Frà Modestino
da Pietrelcina da: “Padre Pio sulle orme del Vangelo”
Padre Pio con la sua fede
in Dio è vissuto sempre nascosto, non ha mai rivelato mania
di grandezza pur vivendo per quel granellino di senapa intensamente.
Era tanto grande il suo amore per questo chicco di senapa da farlo
crescere con cura speciale e particolare. Egli, infatti, faceva
crescere il suo chicco e nello stesso tempo seminava con amore
e con animo sviscerato per amore del Signore.
In questo sta la sua vera fede che non ha mai conosciuto ostacoli
e che ha sempre dato, per far conoscere a tutti il grande Regno.
Egli, come Gesù, ha sempre invitato le anime alla fede
per alimentarla dell'amore di Dio che ritempra cuori.
Quante anime che hanno conosciuto il padre hanno alimentato la
loro fede? E quante anime che hanno alimentato la loro fede hanno
poi trovato l'anello di congiunzione con il Dio della Gloria?
Tante anime oggigiorno si recano qui a S. Giovanni Rotondo a porgere
il devoto ringraziamento e la loro serena preghiera al padre per
quella fede speciale, che permette loro di conoscere il grande
amore di Dio per la sua creatura nella sua potenza infinita!
E quante anime vengono invece a chiedere perdono al padre per
non aver prestato fede alla sua parola?
Tante anime, con le quali ho avuto modo di incontrarmi, mi hanno
dato testimonianza delle grazie ricevute per l'intercessione di
Padre Pio presso Dio! Queste grazie ricevute sono un richiamo
del padre alla fede. Sono perciò testimonianza della sua
fede, che durante la vita ha sempre coltivato con l'amore sincero
del cuore che l'ha fatta crescere: da chicco che era divenne albero.
Sono ancora la conferma della fede predicata da Gesù che
ci fa comprendere che basta rifugiarsi al grande albero di Padre
Pio per trovare risto¬ro e frescura. Le anime adagiate all'ombra
di questo grande albero non si contano più! Solo Dio ne
conosce il numero, giacché l'uomo non potrà mai
penetrare in tutti gli angoli della terra, ove stanno anime e
anime rifugiate sotto questo "grande albero".
Padre Pio, per volere del Signore, è divenuto l'uomo dalla
grande fede il cui nome è conosciuto in tutto il mondo
per i suoi frutti le cui radici sono così profonde da toccare
tutte le sorgenti di acqua che la terra possiede.
O mio Dio, Padre Pio
ci ha insegnato col suo esempio di vita e con la sua parola a
seminare nel nostro cuore il granellino di senapa, per avere la
Gloria nel Regno dei Cieli: Gloria giusta e misericordiosa che
non chiede "il molto" ma "il poco" che diviene
molto se dato con amore.
Quanto è grande in te, mio Signore, una piccola scintilla
del tuo amore; è talmente grande che dal suo poco ne trae
il molto!
Quante grazie, mio Dio, hai concesso per questo poco!
Hai concesso le grazie necessarie affinché "il poco"
albergasse nelle anime e diventasse "molto" nel tuo
Regno!
BEATITUDINI
Mt 5,1-12
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo,
diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Padre Pio col suo esempio
di vita ci ha fatto comprendere ancor di più il grande
insegnamento di Gesù sulle beatitudini. Ci ha fatto capire
l'eredità di un grande testamento il cui valore non potrà
giammai essere comprato con danaro.
Per capire le vere beatitudini di Padre Pio basti pensare e meditare
sulla sua vita: un vissuto in cui non mancò l'umiltà,
la povertà, la sofferenza, la mitezza interiore, il senso
della giustizia, la misericordia, la purezza, l'ope¬rosità
e né gli insulti e le persecuzioni per causa del nostro
Cristo.
La sua vita sin dalla più tenera età, dai 5 anni
fino al suo felice transito, fu una beatitudine continua degna
di lui, perché con vera saggezza e con eroica volontà
ha osservato alla lettera quello che Gesù ci insegnò
e visse da protagonista per lasciarci la sua eredità.
Gesù, poteva solo insegnarci e rivelarci le beatitudini
per le ricompense della gioia eterna, ma non lo fece! Ha voluto
viverle, con tanto amore fino all'ultimo respiro, in nome della
perfetta giustizia perché il suo esempio di vita doveva
stamparsi nei nostri cuori.
Questo grande esempio si è stampato proprio nel cuore di
Padre Pio! In lui, infatti, si è stampato il Cristo vivente
in mezzo a noi e quindi il Cristo delle beatitudini che gli ha
permesso di vivere come l'uomo del Vangelo per far sì che
si cammini, in nome del suo sacrificio eucaristico sul suo sentiero
per il Regno dei Cieli. Padre Pio ha accolto con amore indescrivibile
questo volere santo per far partecipare tutti noi all'eredità
di Cristo nostro Signore.
In vista di questo fine, non si è mai fermato e né
arreso dinanzi alle dure prove della più atroce sofferenza
che sono insopportabili solo a pensarle.
Con l'amore di Cristo e con l'aiuto divino tutto egli sopportò,
spingendosi sempre oltre per collaborare con Colui che gli aveva
lasciato quella vasta eredità col proposito di farla fiorire
sempre di più.... E così fu perché il padre
si è tutto consumato per quella vasta eredità, che
gli chiedeva prima un fiume di sofferenze, poi un mare e poi un
oceano.
Per insegnarci la via del Signore non si è rifugiato mai
nel teorico ma nel pratico, vivendo a modello di Cristo: la cruenta
Passione e la Crocifissione che racchiudono i germi del dolce
ed insaziabile cammino delle vere beatitudini.
Che pesante e soave cammino fu quello del Padre! Un cammino ricco
di una continua agonia che gli dava la gioia insaziabile di vivere
unicamente per Gesù. Viveva questa agonia d'amore in modo
straordinario da sbalordire chiun¬que lo vedeva.
Era sempre raccolto in Dio, anche quando si pensava non lo fosse.
Noi frati lo vedevamo sempre sereno e sempre con la corona del
Rosario fra le mani.
Era calmo e sereno anche quando era attorniato in modo continuo
dalle folte folle dei pellegrini. Era sempre sorridente, felice
e giocondo. Solo qualche volta si dimostrava un po' irascibile
facendo una "sfuriata" inaspettata a qualche pellegrino
curioso o fanatico che nel prendergli la mano urtava casualmente
contro le piaghe, procurandogli dolori atrocissimi. Era solo in
questi momenti che per difendersi alzava la voce dicendo: «Ehi,
mi fai male»! oppure «Lascia stare»! ecc...
A riguardo un giorno gli fu domandato: «Padre Pio, perché
ti inquieti in mezzo alla folla?».
Egli rispondeva: «Chi me lo fa fare a turbarmi, grido perché
stringendomi la mano mi fanno un male da morire alle ferite».
Padre Pio era sempre sereno con se stesso e mite col prossimo.
Gesù disse: «Beati i miti, perché erediteranno
la terra». E il padre lo era nel pro¬fondo dell'animo.
La sua mitezza era sempre evidente, anche in mezzo a mille frati.
In un'immagine del padre, fra le tante che si vedono in giro,
possiamo osservarlo mentre accarezza un agnellino. Questa immagine,
seppure simbolica, ha il suo valore perché ci porta a riflettere
sulle parole di San Giovanni Battista: «Ecco l'Agnello di
Dio che toglie i peccati del mondo».
Padre Pio allora è come Gesù, si è offerto
per essere l'Agnello che aiuta Gesù a togliere i peccati
degli uomini, attraverso la confessione e la sua sofferenza. Quante
anime accorrevano a lui per essere assolte e per fare una buona
confessione col frate dalle stimmate? Chi non voleva parlargli
o avere consigli da lui!
Tutti lo cercavano, tutti chiedevano di lui. Infatti tante erano
le richieste sino al punto che i superiori furono costretti a
intraprendere nuove disposizioni: il sistema delle prenotazioni
con biglietti di conferma per i relativi appuntamenti. Nonostante
ciò però ci volevano dei giorni per essere confessati
da lui; ma la gente aspettava con pazienza il proprio turno per
conoscere la mitezza del suo gran cuore.
In Padre Pio, inoltre, era incarnata l'altra rivelazione di Gesù
sulle beatitudini: «Beati quelli che hanno fame e sete di
giustizia, perché saranno saziati». Egli, infatti,
consigliava solo quello che era giusto davanti a Dio; ciò
che non lo era costituiva per lui un netto rifiuto che sapeva
manifestare con cuore sincero a qualsiasi persona senza alcuna
preferenza: trattava quindi ricchi e poveri con lo stesso metro
di misura.
A volte mandava via perfino le persone rifiutandosi di confessarle
o di assolverle, per il suo elevato senso di giustizia davanti
a Dio e non agli uomini. Quest'atteggiamento, che potrebbe suscitare
critiche e polemiche di ogni genere in chi non riesce a coglierlo
nella sua vera entità, trova la giusta ricompensa nell'altra
beatitudine che Gesù ci rivelò: «Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia», in quanto Padre
pio, che aveva il dono di scrutare i cuori, con quest'atto solo
apparente e mirato a correggere l'anima usava misericordia: una
misericordia interiore nascosta a tutti.
Il padre era anche tanto misericordioso con gli ammalati, diceva
infatti: «Il sacerdote celebra la Messa una volta al giorno
mentre l'ammalato celebra continuamente con la sua sofferenza».
Egli talmente amava chi soffriva che ha fatto sorgere in S. Giovanni
Rotondo un grande ospedale, "La Casa Sollievo della Sofferenza".
Egli amava così tanto i sofferenti da poter dire: «Se
potessi fare le mura della cli¬nica d'oro, non esiterei affatto...».
Chi meglio di lui poteva conoscere il dolore!
Egli che ha toccato l'apice della sofferenza, non diceva mai di
no al Signore, al contrario, gli chiedeva nuove sofferenze per
la salvezza dei suoi fratelli d'esilio, come li chiamava.
La sofferenza per lui era la parte migliore e più nobile
della sua offerta a Dio.
Dimmi, o grande Padre
Pio, quanto hai amato il Signore? Hai chiesto a Gesù tutte
le sofferenze dei tuoi fratelli sparsi nell'intero universo ed
Egli te l'ha concesse!
O caro padre, la tua fiamma d'amore per Gesù non si è
mai estinta fino al tuo ultimo respiro.
la nostra speranza è sempre riposta in te!
Adesso che ti trovi nella gloria non dimenticarti che ci hai partorito
nel dolore della Passione!
difendici ed aiutaci ad amare Gesù come Lo hai amato tu....

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