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MARIA
Padre Pio
(Nelle Sue estasi) 29
novembre 1911 le disse: «Senti mammina, io ti voglio
bene più di tutte le creature della terra e del cielo...
dopo Gesù s'intende... ma ti voglio bene». Il
3 dicembre così le parlava: «Sei bella, mamma
mia... io mi glorio di avere .una mammina così splendida».
E durante un'estasi successiva: «Sì, sei
bella... se non ci fosse la fede, gli uomini ti direbbero dea.
gli occhi tuoi sono più risplendenti del sole... sei bella,
mammina, me ne glorio, ti amo... deh aiutami».
Esortazioni e richieste
«Sforziamoci
noi pure come tante anime elette di tenere sempre dietro a questa
benedetta Madre, di camminare sempre vicino a ella, non essendovi
altra strada che a vita conduce se non quella battuta dalla Madre
nostra. Non ricusiamo questa via noi che vogliamo giungere al
termine.
«Associamoci sempre a questa sì cara Madre. Usciamo
con lei appresso a Gesù, fuori di Gerusalemme, simbolo
e figura del campo della ostinazione giudica, del mondo che rigetta
e che rinnega Gesù Cristo, e del quale Gesù ha dichiarato
di essersi separato avendo detto: "Ego non sum de mundo"
e ha escluso dalla sua preghiera fatta al Padre: "Non pro
mundo rogo".» A padre Agostino da S. Marco in
Lamis.
«La Madre di Gesù e nostra ci ottenga dal Figlio
suo la grazia di vivere una vita tutta secondo il cuore di Dio.
Una vita tutta interiore e tutta nascosta in Lui. Ci unisca questa
sì cara Madre a Gesù così strettamente da
non lasciarci più rapire e allettare da cosa alcuna di
questo basso mondo.» A padre Agostino.
Nella lotta al demonio
«Il comune nostro
nemico seguita a muovermi guerra e finora non ha dato segno alcuno
a volersi ritirare e darsi per vinto. Egli mi vuole perdere ad
ogni costo. Mi va presentando dinnanzi alla mente il quadro doloroso
della mia vita e quel che è peggio mi va insinuando pensieri
di disperazione. Ma molto sono obbligato alla comune nostra madre
Maria nel respingere queste insidie del nemico. La ringrazi anche
lei questa buona madre per tali grazie singolarissime che tutti
i momenti mi va impetrando e intanto mi suggerisca qualche nuovo
mezzo affinché io possa in tutto compiacere questa benedetta
madre.» A padre Benedetto da S. Marco in Lamis.
«Il nemico è fortissimo. La forza di Satana che mi
combatte è terribile. Ma viva Iddio, poiché egli
ha posto la causa della mia salute e l'esito della buona vittoria
nelle mani della nostra madre celeste. Protetto e guidato da una
così tenera madre, rimarrò a combattere fino a quando
Dio vorrà, sicuro e pieno di confidenza in questa madre
di non soccombere giammai.» A padre Agostino.
Maria, madre tenerissima
«Quante volte
ho confidato a questa madre le penose ansie del mio cuore agitato
e quante volte mi ha consolato. Nelle maggiori afflizioni mi sembra
di non aver più madre sulla terra, ma di averne una molto
pietosa nel cielo.» A padre Agostino.
«Povera mammina, quanto bene mi vuole. L'ho constatato ancora
una volta all'inizio di questo mese di maggio, che è il
suo mese. Con quanta cura mi ha ella accompagnato all'altare questa
mattina. Mi è sembrato che non avesse altro a pensare se
non a me, solo con il riempirmi il cuore di santi affetti.»
A padre Agostino.
«Questa mattina sono asceso all'altare non so come. Dolori
fisici e pene interne facevano a gara a chi più potesse
martoriare tutto il mio povero essere. A misura che mi avvicinavo
al momento della comunione, questo scempio stato cresceva, sempre
più cresceva. Mi sentivo morire. Una tristezza mortale
mi pervadeva tutto e tutto credevo fosse finito per me: la vita
del tempo e la vita eterna. Nell'atto della comunione una luce
subitanea mi pervade tutto l'interno e vidi chiaramente la celeste
madre con il figlio bambino in braccio che insieme mi dicono:
"Quietati, noi siamo con te, tu ci appartieni e noi siamo
tuoi". Ciò detto, non vidi più nulla. Mi sono
sentito per tutta la giornata affogato in un lago di dolcezze
e di amore indescrivibile.» A padre Agostino.
Bruciare senza fuoco
«Quando mi trovo
alla presenza sua e a quella di Gesù mi sento tutto bruciare
senza fuoco, mi sento stretto e legato al figlio per mezzo di
questa madre, senza neanche vedere le catene che tanto stretto
mi tengono. Mille fiamme mi consumano, sento di morire continuamente
e pur sempre vivo.» A padre Agostino.
«In certi istanti tale è il fuoco che qui dentro
mi divora che faccio tutti i miei sforzi per allontanarmi dalla
madre mia celeste per andare in cerca di acqua, acqua gelata,
per gettarmi dentro, ma ahimè, padre mio, mi accorgo subito
di essere assai infelice perché allora più che mai
sento di non essere libero. Le catene che gli occhi miei non vedono
le sento che mi tengono stretto a Gesù e alla sua diletta
Madre. Ed è in questi istanti che esco il più delle
volte in escandescenze. Sento che il sangue mi affluisce a1 cuore,
e da questo alla testa, e sono tentato di gridare e chiamare crudele
il Figlio e tiranna la Madre.» A padre Agostino.
La grazia negata.
«Nel ricevere l'ultima vostra, volli far presente alla
Mammina la grazia che mi comandaste di sempre chiedere, sperando
questa volta di riuscire nell'intento. Purtroppo, debbo confessare,
a mia confusione, che l'effetto sperato non fu raggiunto perché
questa Madre Santa montò sulle furie per l'ardire che ebbi
di nuovamente chiedere detta grazia di cui me ne aveva fatto un
severo divieto. Questa mia involontaria disobbedienza me l'ha
fatta pagare troppo a caro prezzo. Da quel giorno si ritirò
da me assieme agli altri personaggi celesti.» A padre
Agostino.
«E’ LA SCORCIATOIA
PER ARRIVARE A DIO»
«- Padre, insegnatemi
una scorciatoia per arrivare a Dio.
«- La scorciatoia è la Vergine.»
«- Ditemi una parola sulla Madonna.
«- Devi pensare che Gesù, la fonte di
acqua viva, non può arrivare a noi senza un canale: il
canale è Maria. Gesù non viene a noi se non è
per mezzo della Vergine. Imitiamo la Vergine nella santa umiltà
e nella riservatezza. Abbandoniamoci nelle mani della madre celeste
se vogliamo trovare benessere e pace.»
«- Ditemi qualche pensiero sulla grandezza della Madonna,
perché possa amarla di più.
«- E non ti basta sapere che è Madre di Dio?
Che tutti gli angeli e tutti i santi non arrivano a degnamente
lodarla? Dio è il Padre del Verbo, Maria invece è
Madre del Verbo fatto carne. Nulla dà a noi il Signore
che non passi per le mani della Regina del cielo. Dio è
onnipotente per natura, Maria lo è per grazia. Ella è
l'onnipotenza supplichevole. Amala e onorala in terra e la contemplerai
in cielo.»
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